Centro Infanzia
Uno Due Tre
come gli anni che hanno i bambini e le bambine che frequentano il Nido, che è stato il punto di partenza del nostro Centro Infanzia.
In queste tre parole c’è già tutto: ci sono i bambini.
Il Centro Infanzia Uno Due Tre è autorizzato e accreditato ai sensi della Legge Regionale 22 del 2002.
La sezione Infanzia ha ricevuto il riconoscimento di parità scolastica a partire dall’anno scolastico 2020/2021 al sensi della Legge 62 del 10 marzo 2000 e del D.M. n 267 del 29 novembre 2007.
Scarica il regolamento e il tariffario del Centro Infanzia
Nido
per bambini e bambine da 8 a 36 mesi
Scuola dell’Infanzia
per bambini e bambine da 3 a 6 anni
Il progetto educativo
Il Centro Infanzia Uno Due Tre è la casa di tutti, su misura di bambini e bambine.
Un luogo dove gli adulti entrano, sottovoce, nel mondo che ogni piccolo/a porta con sé.
Il rapporto con le famiglie
Il rapporto tra le famiglie e le educatrici è di fondamentale importanza.
Con mamma e papà le educatrici del Centro Infanzia Uno Due Tre condividono idee e progetti, per confrontarsi e crescere insieme.
Perché, come recita un famoso proverbio africano, per far crescere un bambino ci vuole un intero villaggio. Così genitori e nonni, bambini, bambine ed educatrici sono parte di questo villaggio, nel quale ognuno contribuisce a suo modo nella crescita autonoma dei bambini e delle bambine.
Il Centro Infanzia Uno Due Tre è un Nido e Scuola dell’Infanzia gestito dalla
Cooperativa Sociale Società Nuova
Le domande frequenti
e le risposte della Coordinatrice Pedagogica
L’unicità di bambini e bambine.
Al Centro Infanzia Uno Due Tre, di ispirazione montessoriana, creiamo delle relazioni con i bambini e le bambine che ci permettono di conoscerli davvero.
Grazie all’osservazione attiva dei loro bisogni e interessi diamo una risposta presente alle loro richieste, tenendo sempre in considerazione i loro ritmi e le loro esperienze di vita.
La proposta formativa del Centro Infanzia Uno Due Tre è misurata sui singoli bisogni.
Così bambini e bambine possono vivere delle esperienze gratificanti, in linea con il loro naturale sviluppo.
La proposta formativa non è univoca per il gruppo classe.
Ogni bambino e bambina ha una finestra di apprendimento che si apre nel mondo che lo/la porterà, in quel preciso momento, all’acquisizione di una determinata abilità.
Per questo al Centro Infanzia gli ambienti (interni ed esterni) vengono predisposti in modo che bambini e bambine trovino ciò di cui hanno bisogno per compiere il proprio bisogno formativo, di fatto auto-formandosi.
Perchè autonomia si traduce con autostima.
Tutto quello che noi facciamo nel percorso educativo da 0 a 6 anni è aiutare lo sviluppo di questa fiducia nei confronti di sé stessi/e e e delle proprie capacità.
Il pasto, così come l’addormentamento, sono momenti particolari della routine quotidiana. Bambini e bambine, soprattutto se molto piccoli, devono affidarsi completamente alla persona che propone loro il pranzo.
Per affrontare questi momenti in maniera serena deve essersi instaurata una buona relazione con l’educatrice di riferimento. Quando la relazione si è instaurata e il bambino o la bambina è in salute, non c’è motivo per cui desideri non mangiare.
Le educatrici invitano bambini e bambine ad assaggiare ogni pietanza, senza mai imporre. Se un cibo non piace nessun bambino o bambina viene obbligato/a a mangiarlo.
Mangiare è un’azione naturale, fisiologica. Non ci sono bambini o bambine che rifiutano il pasto per partito preso. Certo succede che alcuni fatichino a mangiare a casa, mentre al Centro Infanzia pranzino più volentieri: è importante ricordare che il contesto porta all’emulazione. Al Centro Infanzia mangiano insieme ai loro compagni e compagne, allo stesso tavolo e sono portati ad imitarli.
Il menù viene redatto dal o dalla nutrizionista del servizio mensa e vidimato prima di entrare in vigore.
Il momento dell’addormentamento è il più delicato nella routine di bambini e bambine. Chi è abituato/a ad addormentarsi al seno necessita di un contatto fisico per potersi lasciare completamente andare ad un piacevole sonno.
Certamente non troverà la modalità della suzione al Centro Infanzia ma l’educatrice di riferimento lo/la addormenterà in braccio favorendo così il contatto corporeo.
Dato a ciascun bambino/a il tempo necessario, ognuno si lascia andare. Se i primi giorni di frequenza il/la bambino/a non dormirà non deve essere una preoccupazione per le famiglie, insistere sarebbe solo dannoso. Con i passare dei giorni anche la nanna diventerà un piacevole momento.
Bambini e bambine attraversano dei periodi sensitivi nei quali sono predisposti all’acquisizione di una determinata abilità in maniera autonoma e naturale.
Per il controllo sfinteriale ci sarà una finestra da sfruttare per togliere il pannolino senza difficoltà o regressioni, affrontando positivamente il cambiamento.
Ci sono dei segnali che ci fanno capire che il momento è quello giusto:
- Quando invitato/a a sedersi sul vasino ad ogni cambio rilassa i muscoli e si libera.
- Quando notiamo che, tra un cambio e l’altro il pannolino è quasi sempre asciutto.
A questi segnali invitiamo bambini e bambine ad utilizzare il vasino in tempi sempre più ravvicinati, in modo tale che il pannolino risulti sempre asciutto. In questo periodo viene chiesto alle famiglie di dotare i figli di pannolini a mutandina, per aiutare il processo di spannolinamento.
Nella fascia di età che va dai 18 mesi fino ai 3 anni il morso è una sperimentazione.
Il bambino o la bambina ha bisogno di comprendere che tipo di azione può mettere in campo nei confronti degli altri. Alcuni utilizzano modalità più fisiche rispetto agli altri. Non si tratta di aggressività ma di necessità di sperimentare.
Quando al Centro Infanzia accade che un/una bambino/a morsichi, interveniamo bloccando l’azione, senza giudicare, semplicemente spiegando che essa non è un piacere per chi la riceve. Allo stesso tempo consoliamo chi ha ricevuto il morso.
Dopo i tre anni il morso può essere l’espressione di una frustrazione.
A mordere sono soprattutto bambini e bambine il cui linguaggio è ancora immaturo e che non riescono a farsi capire dai compagni. La bocca, mezzo ancora incapace di comunicare al meglio, diventa mezzo di sfogo.
Quando questo accade consoliamo chi ha ricevuto il morso e allo stesso tempo consoliamo anche chi ha morsicato, perché sappiamo che in quell’istante il/la bambino/a si è sentito/a frustrato/a per non essere riuscito/a autonomamente a trasmettere un messaggio.
Non abbiamo mai avuto a riguardo riscontri negativi da parte delle famiglie.
Quello che facciamo al Centro Infanzia Uno Due Tre è soprattutto dare a bambini e bambine degli strumenti di vita che serviranno loro per sempre.
Forti di quello che hanno imparato, i bambini e le bambine che credono nelle proprie capacità, forze ed idee, riusciranno ad esprimersi in tutti gli altri ambiti con un approccio di fiducia nei confronti di sé stessi e del mondo.
Il Centro Infanzia Uno Due Tre apre alle 07:15 e l’attività didattica si conclude alle 17:30.